A qualche mese dall'uscita di "C'è solo un presidente" proponiamo la recensione, scritto da due capisaldi del giornalismo rossonero come Pellegatti e "Di Stefano", si conferma, come da anticipazioni pre release, uno dei migliori testi scritti di recente sul mondo Milan.
Tra le righe si nota molto sentimentalismo e romanticismo per quello che era, è stato e rimane dentro ogni tifoso, quel Milan, un Milan dove la passione e l'amore sconfinato soprattutto da parte di quello che era "IL PRESIDENTE" verso Milano ed i colori rossoneri effettivamente sintomo di vittoria ed orgoglio nel mondo per le Vittorie portate all'ombra della Madonnina da Silvio Berlusconi.
Soprattutto da parte di Pellegatti nell'ultima parte dove racconta gli ultimi giorni del Presidente ed in particolare modo nella pagina dove narra la scena della volontà di far nuovamente suo il Milan dinanzi alla figlia.
Beh, con il calcio c'entra poco, questo è la storia di due innamorati ma come sappiamo tutti il primo e vero amore di Berlusconi era il successo, successo che si è presentato davanti a lui in due modi nella sua vita, in termini economici ed in termini di vittorie schiaccianti ovunque nel mondo proprio attraverso i colori rossoneri.
Nella foto che vediamo, possiamo notare proprio l'esponente più alto che la storia rossonera abbia mai potuto ammirare, parliamo di lui, di Marcel Van Basten, per tutti semplicemente Marco, attraverso i suoi piedi e non solo, proprio il Presidente si è posto sopra chiunque si sia interposto tra lui ed il successo, spingendosi ai vertici del mondo, e come di sua solita consuetudine, guardare tutti dall'alto al basso nonostante la sua stazza poco prorompente, ma scherzi a parte ricordiamo nuovamente che nessuno in così poco tempo ha fatto quello che ha fatto lui.
Sul libro non sono potuto intervenire ma una parola la voglio, di nuovo, per l'ennesima e non ultima volta, anche io dire, Grazie Presidente, sono d'accordo anche io, C'è solo un Presidente!
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